Questo momento è un’opportunità.
Lo so che sembra facile detto da casa propria, dal caldo del proprio divano, mentre migliaia di persone stanno combattendo in corsia per sconfiggere un male severo e inaspettato.
L’opportunità c’e’ davvero però, e si chiama Tempo. Io sto assaporando, dopo la prima settimana di destabilizzazione quasi ovvia, una sensazione molto strana. In questo stato di attesa e di raccoglimento generale nelle nostre case, chiusi in nuclei familiari basici ed essenziali, io sto assaporando il gusto di cose che avevo davvero messo – volontariamente – in un dimenticatoio.
Riscoprire il Tempo che non mi sono quasi mai concessa, nella vita frenetica di ogni giorno, per preparare un tavolo pieno di colori per i miei bimbi e dipingere con loro mentre ascoltiamo musica.
Il Tempo di aprire e sistemare degli angoli della casa che non tocco mai per la paura di doverci solo mettere mano.
Il Tempo per scegliere cosa tenere e per buttare via quello che (da troppo tempo!) non ricordo neanche più di avere – e se una cosa la metti via e dopo un anno non l’hai mai cercata evidentemente si potrebbe già facilmente farne a meno-. Il Tempo per cucinare piatti mai sperimentati (per mancanza di Tempo!) e il Tempo necessario per sentire la mancanza delle persone…o anche per scoprire con stupore che certe persone non ci mancano proprio.
Non voglio dire che questa cosa sia un’esperienza leggera e senza forti conseguenze emotive, soprattutto riguardo le incertezze economiche e per il futuro; però mi sento di affermare che, almeno nel mio caso di persona che da anni “sfugge” letteralmente ad ogni stasi, questo Tempo ritrovato è anche piacevole. Vedremo cosa succederà nelle settimane a venire, ma sto cercando di scandirlo questo Tempo affinche’ io possa abituarmi a quanto si è dilatato, e affinché , una volta che si tornera’ alla vita di sempre, io possa conservare la capacità di gestirlo molto meglio di quanto non abbia mai fatto fino ad adesso.